Ci sono libri un po’ speciali (L.S.). Alcuni, più importanti, sono quelli che,scoperti speciali una volta,rimangono speciali per sempre. In altri, invece, la loro specialità è legata ad una fase della vita, a circostanze contingenti. Gli uni e gli altri questi LS hanno un ruolo fondamentale: si fanno leggere e rileggere e ci dicono cose sempre nuove. Fra gli speciali vi sono poi i libri “rinfrescanti” e “ricostituenti”
Un tempo le mamme attente al benessere e alla crescita dei loro ragazzi somministravano loro, soprattutto al cambio di stagione dei preparati destinati a potenziare le loro energie per accompagnarne lo sviluppo. Parlo della famosa cura ricostituente che puntualmente all’inizio della primavera arrivava in forma di sciroppo o di olio di fegato di merluzzo.
Ho a un certo punto scoperto che alcuni libri hanno per me la stessa funzione; altrimenti non si spiegherebbe l’irresistibile impulso che mi spinge non dico regolarmente (ma quasi )a tuffarmi nelle pagine di alcuni autori quasi ogni anno.Certamente non si tratta dell’ansia della scoperta perché quelle pagine, a dispetto dell’inesorabile fuga dei neuroni, sono indelebilmente impresse nella memoria e la lettura è segnata piuttosto dal sottile piacere dell’anticipazione che ha una sorta di somiglianza di famiglia col godimento estetico per esempio di un brano musicale particolarmente amato e conosciuto. Non lo ascoltiamo infatti per conoscerlo ma per godere dei suoi effetti. Anche altri piaceri hanno questo tratto:pensate alla cucina.Mangiamo più e più volte un certo piatto non certo per conoscerlo e la ripetizione non solo non annoia ma rinnova il piacere.
Ebbene, alcuni libri e talvolta (ma è piuttosto raro) alcuni autori hanno indubbiamente la virtù “ricostituente” e la reiterazione della loro lettura ci dà sempre qualcosa di nuovo e rinvigorisce lo spirito.
Se convenite su questo punto di vista Diteci quali sono o sono stati i vostri libri un po’ speciali
Potrebbero diventare speciali anche per altri lettori o magari diventare oggetto di lettura a voce alta.
Buona Lettura.
Il bibliotecario