Il campo dell’ impegno di M. è stato soprattutto la scuola intesa nel senso più allargato possibile di fare scuola, fare scuola sempre: dentro e soprattutto fuori delle aule, una paideia che travolgeva sistematicamente orari, tempi e luoghi nei quali è solitamente confinato il processo educativo . La “scuola” di M. iniziava nelle classi ma tracimava nella sua casa, nei musei, nelle sale da concerto nei teatri dell’opera, al cinema, nel negozio che faceva i migliori sandwich, nell’email, insomma nella vita tutta…una e indivisibile. Difficile descrivere l’empatia che M. provava per i giovani quasi come raccontare il suono del clarinetto a chi non l’abbia mai sentito.