Ritratti a memoria – Giorgia Aloisio

Con gli occhi di una bambina ti ascoltavo raccontarmi che spesso, nell’intimità delle prime ore del mattino, ti piaceva restare pigramente a letto e leggere, leggere, leggere i tuoi amati libri; con un po’ di affettuosa invidia ti immaginavo immersa in questa straordinaria attività terapeutica, questa pratica filosofica che amavi e che amo anch’io. Ricordo le tue parole al telefono, quando dall’ospedale mi dicevi che non riuscivi a leggere, che il tuo stato psicofisico ti impediva di immergerti tra le pagine dei tuoi amici cartacei distaccandoti per un po’ da quel doloroso stato.

Era sempre bello parlare di letteratura con te, anche perché ogni libro che ti citavo tu lo avevi regolarmente già letto; ci piaceva confrontare le nostre impressioni sui personaggi, riflettere sulle trame, porci reciprocamente i quesiti che quei testi avevano suscitato in noi. Quest’anno Facebook ti ha ricordato che il 12 maggio era il mio compleanno e mi hai inviato gli auguri; di lì a poco è stato anche il tuo e così si è realizzato il nostro ultimo scambio, in una realtà virtuale ma legata alle nostre nascite, un ringraziamento alla vita e ai suoi doni, nonostante tutto.

Il tuo coraggio, il sincero, puro interesse nei confronti dell’altro misto a quella totale mancanza di egocentrismo sono lezioni rarissime in un mondo, come quello attuale, tutto rivolto altrove; lezioni preziose, che conservo vive, uniche, luminose dentro di me. Spero di riuscire a realizzarle anche io. Grazie Margo’.